Un «Taxi a due piazze»
in versione femminile

Da sinistra, Carlotta Proietti e Claudia Campagnola in una scena di «Non c'è due senza te»

Da sinistra, Carlotta Proietti e Claudia Campagnola in una scena di «Non c’è due senza te»

NAPOLI – Un «Taxi a due piazze» in versione femminile (e, se vogliamo, persino femminista). Potremmo, in estrema sintesi, definire così «Non c’è due senza te», la commedia musicale di Toni Fornari che, prodotta da Gigi Proietti, è in scena all’Augusteo con la regia dell’autore e la supervisione artistica dello stesso Proietti. Infatti, al posto del tassista di Ray Cooney, che si barcamena fra due mogli, qui troviamo una romantica scrittrice che si barcamena fra due mariti. E sostiene di averne ogni diritto, poiché tale scelta di libertà già la praticano, e da molto tempo, addirittura le donne della sperduta tribù africana dei Kurumba.
Dunque, la nostra scrittrice, Mariateresa, distribuisce il suo amore e i suoi impegni di moglie fra Giorgio, un professore di matematica maniaco della precisione, e Danny, un cantautore perennemente a corto di idee: il primo parla al telefono con una madre che dice «sudata» invece di esodata e il secondo con il poster di Jim Morrison che, naturalmente, non dice niente. Finché i due, che altrettanto naturalmente non sanno l’uno dell’altro e di avere una consorte in comune, si conoscono per caso e Giorgio invita a cena Danny per potersi conoscere anche con le presunte rispettive mogli. E la situazione viene ulteriormente complicata dal fatto che – come rivela a Sara, la responsabile della sua casa editrice – Mariateresa si scopre incinta e, sempre naturalmente, non sa se di Giorgio o di Danny.
Come si sarà capito, il testo di Fornari risulta piuttosto esile, al pari della sua regia. E lo spettacolo prende un po’ quota solo nella seconda parte, specialmente nella sequenza che si svolge in casa di Giorgio fra lui, Danny e una Sara, che, invitata da Mariateresa a «tamponare» la sua necessaria assenza, finisce per andare a letto con entrambi. Ed è alquanto evidente che a determinare questo scatto sia la mano di Proietti: il quale si ricorda, nella circostanza, di aver firmato nel 2001 la regia di un allestimento di «Taxi a due piazze» che puntava sul gioco scenico puro, velocizzando alla maniera di Feydeau la ridda di equivoci e bugie messa in campo dalla trama.
Andanti, a loro volta, le musiche di Enrico Blatti. E fanno leva sull’entusiasmo e sulla simpatia i quattro interpreti: Claudia Campagnola, Carlotta Proietti (figlia di Gigi), Marco Morandi (figlio di Gianni) e Matteo Vacca, rispettivamente nei ruoli di Mariateresa, Sara, Danny e Giorgio.

                                                                                                                                              Enrico Fiore

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