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Archivi del mese: Maggio 2022
Un manifesto per reinventare il mondo
MILANO – «Dobbiamo inventare tutto da capo, a partire dalla comunità. Nulla è più urgente oggi, in questa situazione critica. Dobbiamo re-inventare la società. Dobbiamo re-inventare il mondo intero. E dobbiamo farlo adesso. Nulla sarà più lo stesso. Nulla sarà … Continua a leggere
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Il teatro dell’impossibile
MILANO – Nel 1989, quando a Taormina gli fu assegnato il Premio Europa per il Teatro, assistetti, in un salone dell’Hotel San Domenico, a un incontro fra Peter Brook e una foltissima platea di giovani. E appena aprì la bocca, … Continua a leggere
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Altre isole, oltre Procida
NAPOLI – Riporto il racconto pubblicato ieri dal «Corriere del Mezzogiorno». Due anni fa, quando andai a Procida per ritirare il premio «Concetta Barra», m’imbattei nel circolo dei capitani di lungo corso e dei macchinisti. Vi siedono davanti dei vecchi, … Continua a leggere
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La felicità di Nora è la parola felicità
MILANO – «Ah, sì, sì! Come è splendido vivere ed esser felici!». È questa, come sappiamo, l’esclamazione con cui, in «Casa di bambola» di Ibsen, Nora manifesta, fanciullescamente, il suo svagato entusiasmo per l’essere al mondo. Ma si tratta, sappiamo … Continua a leggere
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Essere nero è essere mancino, essere mancini è essere africani
MILANO – «Voglio dire qualcosa, ma non la verità, la vostra verità». È questa la battuta-chiave di «Façons d’aimer (Modi di amare)», il testo del drammaturgo e regista burkinabé Aristide Tarnagda dato al «Franco Parenti» nell’ambito di «Presente indicativo: per … Continua a leggere
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La favola della pecora che vuol farsi uomo
MILANO – «The Sheep Song» – è il titolo dello spettacolo che la compagnia belga FC Bergman ha presentato in «prima» nazionale al Teatro Strehler, nell’ambito del festival «Presente indicativo: per Giorgio Strehler (paesaggi teatrali» organizzato dal Piccolo per celebrare … Continua a leggere
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Un «Misantropo» che frequenta Genet
TORINO – Lo sappiamo. Di Alceste – il personaggio protagonista de «Il misantropo» di Molière – sono state date innumerevoli interpretazioni: di volta in volta, lo si è considerato come un semplice ipocondriaco, uno stravagante, un paladino della sincerità ad … Continua a leggere
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Il teatro nell’arena, di fronte al suo «toro»
BOLOGNA – Riporto la recensione dello spettacolo di Angélica Liddell «Liebestod – El olor a sangre no se me quita de los ojos – Juan Belmonte» pubblicata ieri dal «Corriere del Mezzogiorno». «Rituali dell’angoscia, di tutto quello che devi nascondere … Continua a leggere
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Un villino per Honecker e Andreotti
NAPOLI – C’è sempre una ragione se un autore teatrale o determinati testi, invece d’essere pubblicati e portati in scena, vengono ignorati e dimenticati. E l’ennesima conferma di questa verità, tanto ovvia quanto trascurata, arriva dalla vicenda riguardante Fabrizia Ramondino.
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Strehler-Cappuccio 13 a 5
NAPOLI – Riporto il commento pubblicato ieri dal «Corriere del Mezzogiorno». Nel presentare la quindicesima edizione (la sesta da lui diretta) della rassegna che ora si chiama deluchianamente Campania Teatro Festival, Ruggero Cappuccio ha pronunciato, insieme, due frottole: la prima … Continua a leggere→