Cenerentola trasportata negli anni del twist

I protagonisti di «Cercasi Cenerentola»: da sinistra, Manuel Frattini, Beatrice Baldaccini e Paolo Ruffini

I protagonisti di «Cercasi Cenerentola»: da sinistra, Manuel Frattini, Beatrice Baldaccini e Paolo Ruffini

Oltre ogni dubbio, all’Augusteo la vera mattatrice della stagione è stata Cenerentola. Prima l’abbiamo incontrata nella versione maschile proposta in «Come un Cenerentolo» da Biagio Izzo e adesso la ritroviamo, al naturale, nell’ultimo spettacolo, il musical «Cercasi Cenerentola» presentato dalla Compagnia della Rancia su testo di Saverio Marconi (che firma con Marco Iacomelli anche la regia) e Stefano D’Orazio. E del resto, al celeberrimo personaggio l’Augusteo sembra particolarmente affezionato: avendo già ospitato nel ’98 «La Gatta Cenerentola» di Roberto De Simone e nel 2010 la «Cenerentola» di Massimo Romeo Piparo.
Nella circostanza, Marconi e D’Orazio – coscienti che, ovviamente, quella fiaba non ha oggi molto da dire sul piano dei contenuti – ne fanno un semplice pretesto per dare la stura a forme e ritmi presi in prestito un po’ da tutti i generi dello spettacolo, dal varietà alla farsa, dal melodramma alla canzone, dal balletto alla commedia musicale. E ne deriva – scandito dal twist scelto da Stefano Cenci come leitmotiv della propria colonna sonora – un profluvio di citazioni che più abbondante e variegato non si potrebbe immaginare.
Abbiamo, tanto per fare solo qualche esempio, l’«A chi» di Fausto Leali, la matrigna che dice «circonciso» invece di conciso e «illibato» invece di allibito, il tip tap, il can can, il «Ridi, pagliaccio» di Leoncavallo, «Strangers in the night», la Rita Pavone di «Datemi un martello» e addirittura il «Cyrano de Bergerac» di Rostand, con il consigliere Rodrigo che, novello Cyrano per l’appunto, presta la sua voce al principe, impegnato in un impossibile duetto canoro con Cenerentola.
Altrettanto ovviamente, poi, i momenti più vivaci son costituiti dall’happening incastrato al centro dello spettacolo. Il pubblico è chiamato a votare per le candidate a sposare il principe sventolando i fazzoletti bianchi distribuiti all’ingresso. E subito dopo due spettatrici, scelte dal principe a caso, vengono trasferite in successione dalla platea sul palcoscenico, a interpretare i ruoli di una delle principesse in pectore e di una delle ragazze intente a misurarsi la famosa scarpina di cristallo.
Professionale e accattivante, nel complesso, risulta infine la prova fornita dagl’interpreti: accanto ai protagonisti Paolo Ruffini (il principe), Manuel Frattini (Rodrigo) e Beatrice Baldaccini (Cenerentola), si distinguono fra gli altri Laura Di Mauro (la matrigna, qui chiamata Velenia) e, soprattutto, Claudia Campolongo nei panni della fata Clementina.

                                                                                                                                             Enrico Fiore

(«Il Mattino», 29 aprile 2014)

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