Appello del teatro alla Rai

Andrée Ruth Shammah, direttrice del Teatro Franco Parenti

Andrée Ruth Shammah,
direttrice del Teatro Franco Parenti

Da Francesco Malcangio, addetto stampa del Teatro Franco Parenti, ricevo e volentieri pubblico il testo dell’appello indirizzato da un folto gruppo di operatori del teatro e intellettuali a Fabrizio Salini, amministratore delegato della Rai, e per conoscenza a Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, e a Dario Franceschini, ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. (E.F.)

«Da quasi tre mesi l’attività teatrale nel nostro paese è sospesa. Per le ragioni sanitarie a tutti note non sappiamo quando potremo riprendere l’attività nei nostri meravigliosi teatri ma è sicuro che prima di settembre difficilmente potremo tornare in teatro in regime anche ridotto.
La Rai ha da sempre svolto una meritoria attività di documentazione del nostro lavoro. Sono state realizzate centinaia di riprese integrali dei nostri spettacoli a fronte di rimborsi simbolici – molto esigui – per le compagnie anche se con un notevole contributo di troupes professionali da parte della Rai.
Questo prezioso patrimonio non è stato tuttavia diffuso adeguatamente. Crediamo che sia arrivata l’occasione per farlo. Si potrebbe offrire al pubblico una panoramica estremamente efficace della qualità del teatro contemporaneo.
Conosciamo l’attività storica della Rai attraverso la riproposizione di serie come le commedie di Eduardo o i cicli shakespeariani. Abbiamo bisogno dell’aiuto della Rai per far conoscere ad un vasto pubblico anche la produzione validissima più recente.
Crediamo che questo sia compito del servizio pubblico e che potrebbe concretamente aiutare in questo periodo di forzata chiusura dei teatri sul territorio nazionale a tenere vicino il pubblico che si riconosce nella funzione fondamentale dell’arte teatrale e potrebbe conquistare un pubblico nuovo nel momento della auspicabile riapertura delle sale.
Sarebbe una importante offerta che è già nelle vostre disponibilità.
Ottimale sarebbe la messa in onda di una ripresa teatrale ogni giorno nei vostri canali tematici e di almeno una a settimana in quelli generalisti per tutto il periodo della pandemia.
Restiamo in attesa di una vostra sollecita risposta».

Piero Maccarinelli
Andrée Ruth Shammah
Roberto Andò
Lina Sastri
Roberto Toni
Federica Vincenti
Roberta Carlotto
Umberto Orsini
Valeria Della Valle
Riccardo Cavallero
Michele Placido
Tilde Corsi
Monique Veaute
Maite Carpio Bulgari
Roberto Cicutto
Maddalena Crippa
Giancarlo Leone
Giovanni Crippa
Anna Maria Guarnieri
Giorgio Battistelli
Riccardo Tozzi
Gabriele Lavia
Andrea Kerbaker
Sebastiano Maffettone
Giuseppe Laterza
Guendalina Ponti
Federica di Martino
Liliana Cavani
Bruno Pellegrino
Giulio Rapetti Mogol
Gaetano Blandini
Cristina Comencini
Ilaria Borletti Buitoni
Francesco Grambassi
Alessio Pizzech
Alessandro Cecchi Paone
Pamela Villoresi
Tommaso Sacchi
Antonio Calbi
Daniela Viglione
Paolo Baratta
Carlo Fuortes
Italo Rota
Margherita Palli
Cristiana Capotondi
Nicola Sani
Emmanuelle De Villepin
Gian Arturo Ferrari
Dacia Maraini
Pier Luigi Celli
Marina Covi
Luigi Musini
Adriana Vita
Riccardo Milani
Lilli Fabiani
Pierluigi Battista
Fabiano Fabiani
Moira Mazzantini
Marco Giorgetti
Gloria Giorgianni
Tito Canelli
Glauco Mauri
Roberto Sturno
Paola Cortellesi
Carlo Degli Esposti
Camilla Baresani
Isabella Ferrari
Luca De Fusco
Renato De Maria
Emanuela Fanelli
Massimiliano Fuksas
Doriana Fuksas
Edoardo Leo
Ferzan Ozpetek
Roberto Sessa
Stefano Fresi
Vanessa Scalera
Silvia Salvatori
Manuela Mandracchia
Alessandro Gassmann
Alessandro Haber
Antonello Fassari
Paola Minaccioni
Anna Foglietta
Stefano Accorsi
Renzo Piano

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2 risposte a Appello del teatro alla Rai

  1. Ascanio Ferrara scrive:

    Gentile dott. Fiore,
    sabato sera (con replica domenica) su Rai 5 è andato in onda “Farà giorno” con lo straordinario Gianrico Tedeschi che, se non sbaglio, proprio oggi compie 100 anni.
    Riporto qui di seguito la parte finale della sua recensione, che non ho dimenticato: “Nella scena iniziale, Renato, che dorme profondamente, tiene per diversi minuti l’avambraccio e la mano tesi in fuori. E neppure il più piccolo tremito li agita, restano immobili come se fossero di una statua. E questo parla di un controllo del corpo perfetto, mentre il resto (i tempi, le pause, gli sguardi, i gesti) s’inscrivono, puramente e semplicemente, nella cosa imprescindibile che ha nome stile. Vadano al Troisi, i tanti (troppi) attori napoletani che si perdono nella presunzione d’essere grandi”.
    Credo che quanto dice il protagonista alla fine sia appropriato per il tempo che stiamo vivendo. Rivolto alla figlia dice: “Farà giorno, nonostante tutto… è legge di natura”.
    Cari saluti.
    Ascanio Ferrara

  2. Enrico Fiore scrive:

    Gentile amico,
    grazie per aver citato quella mia recensione. Valga la stessa come augurio sentito al grande Gianrico Tedeschi per i cento anni che, ha ragione, compie proprio oggi.
    Le ricambio i saluti.
    Enrico Fiore

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